NAPOLI (Reuters) – Il governo ha individuato in tutte e cinque le
province della Campania siti dove creare discariche per i rifiuti, che
verranno considerati alla stregua di zone militari e presidiati dalle
forze armate.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi, durante la conferenza stampa seguita al Consiglio dei
ministri, che ha varato un decreto legge per risolvere l’emergenza
rifiuti.
"Da domani mattina il sottosegretario (alla presidenza
del Consiglio con delega ai rifiuti Guido Bertolaso) provvederà
all’attivazione di siti da destinare a discarica, individuati nelle
cinque province", ha detto Berlusconi.
"Le discariche verranno
presidiate dalle forze armate", ha aggiunto, spiegando che "chiunque si
introducesse abusivamente in aree di interesse strategico nazionale
sarà punibile e punito in base all’articolo 632 del codice penale con
l’arresto e il carcere fino a un anno".
"Saranno puniti con una pena da uno a cinque anni coloro che saranno promotori di disordini", ha aggiunto il premier.
da repubblica
«Carcere per chi blocca le discariche
In Campania 4 termovalorizzatori»
Berlusconi presenta il decreto rifiuti.
Guido Bertolaso
diventa sottosegretario per affrontare l’emergenza
Il Cdm a Napoli (Olympia)
NAPOLI
– «Vogliamo riportare i fiori al posto dell’immondizia». Silvio
Berlusconi, al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto a
Napoli, conferma che l’emergenza rifiuti in Campania rappresenta il
primo banco di prova dell’esecutivo. Il presidente del Consiglio
auspica una «nuova vita» per la città. «Abbiamo adottato un decreto
legge che fa piazza pulita delle incertezze e che mira a tutelare la
salute pubblica» annuncia il Cavaliere. «Abbiamo fatto tesoro degli
errori del passato. Non esiste un modo solo per risolvere il problema,
ma noi siamo pronti ad adottare scelte dolorose e difficili con
fermezza e determinazione».
IL
DECRETO – Berlusconi ringrazia l’ex capo della Polizia, Gianni De
Gennaro, per il lavoro svolto («il commissario ha avuto difficoltà ad
attuare ciò che riteneva necessario, ma ha lavorato egregiamente») e
presenta il decreto legge adottato dal governo, che si compone di 17
articoli e affida alla protezione civile nazionale il compito di
coordinare le attività per fronteggiare l’emergenza, «come se fosse un
terremoto o un’eruzione vulcanica». Tra i primi provvedimenti del
governo c’è, come anticipato dal Corriere della Sera, anche il via
libera alla nomina di Guido Bertolaso, attuale capo della Protezione
civile, a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega
all’emergenza rifiuti (la nomina porta a sessantuno il numero di
sottosegretari. Per nominarlo, dunque, il decreto prevede una deroga
alla «legge Bassanini» che fissa il tetto massimo del numero dei membri
del governo a sessanta). «Da domani (giovedì, ndr) il sottosegretario
Bertolaso attiverà cinque siti per le discariche in tutte e cinque le
province campane». I nomi dei siti sono stati però secretati fino alla
pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. «Non saranno più
accettate le azioni di minoranze organizzate» assicura Berlusconi. A
tal proposito le discariche della Campania saranno «aree di interesse
strategico-militare» e verranno «presidiate dall’esercito». «Chiunque
si introducesse abusivamente o impedisse l’accesso – aggiunge il
premier – sarà punibile con l’arresto da 3 mesi a un anno. I promotori
di disordini rischieranno fino a cinque anni».
TERMOVALORIZZATORI
– Per superare l’emergenza, inoltre, si punterà su quattro
termovalorizzatori. «Sono impianti sicuri e quindi non bisogna averne
paura» afferma Berlusconi. «In Campania saranno quattro, di cui uno a
Napoli di ultima generazione». A tal proposito, Bertolaso attenderà
indicazioni dalle autorità locali entro i prossimi 30 giorni per
individuare la località dove costruirlo. Nel caso non dovessero
giungere indicazioni precise – spiega il premier – il sottosegretario
procederà autonomamente. Il decreto prevede inoltre «l’immediata
riattivazione del termovalorizzatore di Acerra» dichiara il premier,
secondo il quale «è uno scandalo» vederlo ancora inutilizzato visto che
è un’opera pubblica prevista nel 2001. Berlusconi sottolinea che il
termovalorizzatore di Acerra «deve diventare attivo entro la fine
dell’anno». «Tra trenta mesi – aggiunge poi Berlusconi – sarà pronto il
termovalorizzatore di Salerno», poi ce ne sarà uno «a Santa Maria La
Fossa e uno, appunto, nel Comune di Napoli». Inoltre «chiuderemo 7
impianti di combustione dei rifiuti e li trasformeremo in impianti per
il compostaggio di qualità». Questo, spiega Berlusconi, «permetterà la
raccolta differenziata».
RACCOLTA
DIFFERENZIATA – E su questo punto sono previste sanzioni per i Comuni
che non rispettano gli obiettivi fissati. «Ai comuni che non
raggiungono gli obiettivi – spiega Berlusconi – del 25% per la raccolta
differenziata entro il 2008, del 35% entro il 2009 e del 50% entro il
2010, sarà imposta una maggiorazione della tariffa per lo smaltimento
pari rispettivamente al 25%, al 35% e al 50% per ogni tonnellata di
rifiuti». Insomma, non saranno ammessi ritardi. Tanto che «il
sottosegretario Guido Bertolaso, se verificherà la mancata attuazione
delle norme delle ordinanze» decise per affrontare l’emergenza rifiuti
«potrà nominare immediatamente commissari ad acta che si sostituiranno
alle amministrazioni comunali».
NIENTE
MIRACOLI – Berlusconi è però realista: «Non prometto miracoli. «Napoli
è una città ospitale e io sarò qui a lavorare anche nel prossimo futuro
– aggiunge – ma per tornare alla normalità e uscire dall’emergenza
rifiuti dovremo aspettare trenta mesi».